venerdì 1 marzo 2013

Foto di Luigi Ghirri, 1969













Forse per questo io affido a frammenti dispersi, intuizioni, piccoli mutamenti della luce, all'evidenza di un colore, al particolare di una facciata, ad un odore raccolto, il compito di trasformarsi in piccola certezza, in insieme di punti da unire per tracciare un itinerario possibile, come fossero i sassi di Pollicino, per ritrovare una strada.

[...]

Questi paesaggi che appartengono al nostro esistere, forse chiedono di non essere confinati nella modernità nei deserti o nelle terre desolate, e per questo aspettano da noi nuove parole o figure, perché quelle che conosciamo sono troppo usurate e incapaci di comprenderli, perché il paesaggio di cui parliamo, luogo del presente, si trasformi e non rimanga il luogo di nessuna storia e nessuna geografia.

Luigi Ghirri, da L'obiettivo della visione