venerdì 17 maggio 2013

William Congdon


















Io - terra dentro la terra e davanti alla terra -
non sono altro, non posso conoscere altro che terra;
sia che cammini, sia che mangi,
sia che mi sieda, tutto è terra.
Che cosa è in me che non è terra
che mi fa riconoscere non-terra
"terra" si, ma prima;
altro che terra, infinitamente altro dalla terra
fino a stare davanti,
fino a stare dentro Colui che ha creato la terra?
Prima che la terra risorga, deve morire;
io non penso che la terra dei miei colori
si trasfiguri in immagine,
se essi non muoiono a ciò che sono, ...
Ma essi, i miei colri, possono morire a ciò che sono
se io stesso non muoio alla terra che io sono?
Perché i colori mi sono affidati solo in quanto sono impastati
di me e io di essi.
L'opera d'arte - come immagine di Dio nelle cose - 
è un ponte sospeso, punto d'attesa
come ponte fra cielo e terra.
Il cielo è sceso per riavere dalla terra, ormai in germoglio,
un brano di se stesso che come seme
esso aveva prestato alla terra perchè questa lo trasfiguri
e lo restituisca al cielo.
Tutto sarà stabilito quando ogni brano così prestato
e trasfigurato rientrerà nel cielo;
la terra non ci sarà più; sarà tutta assunta.

William Congdon

domenica 12 maggio 2013

René Magritte, Golconda















Le assemblee umane hanno un unico scopo: conquistare il diritto a essere diversi, speciali, il diritto di sentire, pensare e vivere ognuno a suo modo, ognuno a suo piacimento. È per conquistare questo diritto, per difenderlo o estenderlo, che le persone si riuniscono. Di qui, tuttavia, ha origine anche il pregiudizio tremendo ma fortissimo che l'unione in nome di una razza, di un Dio, di un partito o di una nazione non sia un mezzo, bensì il senso della vita. No e poi no! L'unica ragione vera ed eterna della lotta per la verità è l'uomo, la sua pudica unicità, il suo diritto ad essere unico. 

Vasilij Grossman, da Vita e destino