lunedì 28 febbraio 2011


Mario Luzi a Pienza nel 2003



















Suda questa calura,
trasuda antichi fiati
e fortori di campagna
le diroccate mura
                                    il rudere
della primitiva pieve
e del suo povero rure
ricuoce lo stantio
                                    afrore
delle sue folte domeniche
nella soffocante afa.
Siamo in mezzo al tempo,
in un pieno mezzogiorno.
Molto è stato.
Come sé e come seme
di ciò che oscuramente è preparato.
Bruciano l'avvenire e l'avvenuto
sotto il sole, nelle stesse pietre.

Mario Luzi