sabato 12 gennaio 2008

La luce giunge a lambire il tardo
meriggio di un settembre ridestato;
restituisce i colori allo sguardo
alla realtà il suo significato.

Lontano, oltre le case, il campanile,
tra brevi giochi d'acqua di fontane,
intona una sinfonia primaverile
tinta dal canto antico di campane.

Per terra, attorno, la pietra bagnata
ha perso il suo polveroso velo
e piazza Santissima Annunziata
specchia a pozze l'azzurro del cielo.

Riecco che goccia a goccia il vero
torna a distillare la sua essenza;
nel suo respiro arde d'esistenza
una stilla vibrante di mistero.

Giovanni, In piazza Santissima Annunziata

venerdì 11 gennaio 2008

Quello che non era nel mio progetto, era nel piano di Dio.

S. Edith Stein

martedì 1 gennaio 2008

Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'etterno consiglio,

tu se' colei che l'umana natura

nobilitasti sì, che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.

Nel ventre tuo si raccese l'amore,

per lo cui caldo ne l'etterna pace
così è germinato questo fiore.

Qui se' a noi meridïana face

di caritate, e giuso, intra ' mortali,
se' di speranza fontana vivace.

Donna, se' tanto grande e tanto vali,

che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz' ali.

La tua benignità non pur soccorre

a chi domanda, ma molte fïate
liberamente al dimandar precorre.

In te misericordia, in te pietate,

in te magnificenza, in te s'aduna
quantunque in creatura è di bontate.

Or questi, che da l'infima lacuna

de l'universo infin qui ha vedute
le vite spiritali ad una ad una,

supplica a te, per grazia, di virtute

tanto, che possa con li occhi levarsi
più alto verso l'ultima salute.

E io, che mai per mio veder non arsi

più ch'i' fo per lo suo, tutti miei prieghi
ti porgo, e priego che non sieno scarsi,

perché tu ogne nube li disleghi

di sua mortalità co' prieghi tuoi,
sì che 'l sommo piacer li si dispieghi.

Ancor ti priego, regina, che puoi

ciò che tu vuoli, che conservi sani,
dopo tanto veder, li affetti suoi.

Vinca tua guardia i movimenti umani:

vedi Beatrice con quanti beati
per li miei prieghi ti chiudon le mani!

Dante Alighieri, Inno alla Vergine