martedì 25 marzo 2008

III.

La notte in Palestina, la mattina
che inizia a mezzanotte, la bambina
più bella della luna, il brulicare
della nuova coscienza che traspare

come s'aprisse il cuore in mezzo al mare.
Come se nel silenzio della stanza,
come se nell'indomita costanza
di quest'attesa in forma di preghiera,

come se quello che non c'era ieri
a perdifiato illumini ed avveri
i secoli: Questo senti, Maria?
L'eternità ha trovato in te la via.

Nella tua stanza è tutto predisposto,
ogni contrario vira nel suo opposto,
ogni colore tende all'infinito
e vibra come ad un invito, sente

che tutto si dispiega onnipresente,
e l'universo che entra dalle tende,
il cuore che sobbalza, le parole,
come se fosse entrato adesso il sole

a cucchiaiate dense nella mente,
nella tua carne eppure trascendente,
tu che ripeti forte "Io sono niente
innanzi a te" finchè non è evidente

che ti è di fronte e dentro ed è presente,
e brucia come il fuoco, e come il miele
è dolce, è dolce immensità radente
il paradiso arcangelo Gabriele.

Aldo Nove, Maria III

lunedì 24 marzo 2008

Studio è applicazione dell'animo innamorato della cosa a quella cosa.

Dante Alighieri, dal Convivio

domenica 23 marzo 2008

E la morte non avrà più dominio.

Dylan Thomas da And death shall have no dominion

sabato 22 marzo 2008

Le nostre filosofie son come l'erba de' tetti, che secca prima di aver fiorito - sentenze di cenere e ragioni di vento. siamo soli sull'orlo dell'infinito; perchè rifiuteremo la mano di un padre? Siamo sbattuti, noi effimeri, dal'alito dell'eternità: perchè rifiuteremo un sostegno, sia pure a patto d'esservi attacati coi chiodi d'una croce di campagna.

Giovanni Papini, Il cielo sopra i dormienti