mercoledì 15 settembre 2010



Sangue - sua profusione
in ogni dove
del mondo,
capillarmente
in tutto l'universo,
sua stormente
ramificazione
in ogni specie
dell'aria, della tera,
degli acquitrini
dentro vene,
arterie, cannule,
tubicini -
suo spreco,
sua dissipazione antica
nelle stragi palesi e clandestine,
nelle cacce, nelle ecatombi,
nelle mattanze, nelle carneficine,
nelle croci - una alzata ad espiarne
lo sperpero, lo scempio...
Dove corre il sangue, dove annega?
come l'acqua, come i fiumi
ritorna alla sorgente
il sangue, scende e sale
dalla morte alla resurrezione.
O sanguis meus...

Mario Luzi

3 commenti:

Giovanni ha detto...

a onor del vero devo dire che questa poesia non l'ho riportata correttamente, non sono riuscito a piegare il blog a rispettare i silenzi, le pause che distribuiscono il testo sulla pagina. Quindi qui appare tutto a capo, ma in realtà il testo fino a"suo spreco" è sparso sulla pagina.

Samuele Baracani ha detto...

Grazie, conosco Luzi e il suo stile, e proprio per evitare qualcosa del genere non ti avevo proposto una sua poesia per la serie "piene" dopo il '45... Beh almeno me la andrò a cercare, la leggerò come lui l'ha scritto e magari ne troverò altre grandi e splendide. Quindi grazie.

Samuele Baracani ha detto...

PS: Continua, non vedo l'ora di scoprire altre bellezze ed altre verità