mercoledì 1 agosto 2012

Giovannino Guareschi nel Lager di Sandbostel (Germania), 1944

















Le parole nascono ma non muoiono. Non muore niente, a questo mondo. Le parole nascono e poi, essendo più leggere dell'aria, salgono in su e arrivano fino al punto in cui il cielo finisce e comincia l'eternità. E lì ristanno.
Come se si liberassero in una stanza cento palloncini: arrivati al soffitto si fermerebbero. Così le parole nel cielo.
Lassù ci sono tutte le parole del mondo: dal grido minaccioso di Caino, all'ultimo discorso di Farinacci, alla cantilena dello straccivendolo, al canto dell'innamorato. Verba volant. Le parole volano, non si volatilizzano.

Giovannino Guareschi, Lager di Beniaminowo, 1944

1 commento:

starfighter-og.blogspot.it ha detto...

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