mercoledì 4 ottobre 2017

Cesare Pavese

Tomba del tuffatore, Paestum (480-470 a.C)











L'unica gioia al mondo è cominciare. È bello vivere, perché vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante. Quando manca questo senso per prigione, malattia, abitudine, stupidità si vorrebbe morire. E per questo che quando una situazione dolorosa si riproduca identica o appaia identica nulla ne vince l'orrore. 


Chi non sente il perenne ricominciare che vivifica un'esperienza normale coniugata, è in fondo uno sciocco che, quantunque dica, non sente nemmeno un vero ricominciare in ogni avventura, la lezione è sempre una sola: buttarsi a capofitto e saper portare la pena.

da Il mestiere di vivere, 23 novembre 

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non mi trova d'accordo solo sulla lezione. Bisognerebbe sapersi buttare giorno per giorno, ma nella vita. Magari riuscendo a trovare la gioia anche nelle piccole cose. Credo che il trucco sia stupirsi sempre, non dare nulla per scontato e tentare di non perdersi niente. Non si sa mai che cosa può accadere.