"L'immagine di un infinito presente, o di un presente infinito: scrivere" (A.Brasioli)
venerdì 31 agosto 2007
DIONISO: ...Ma una volta che il grano e la vigna avranno il senso della vita eterna, sai che cosa gli uomini vedranno nel pane e nel vino? Carne e sangue, come adesso, come sempre. E carne e sangue gronderanno, non più per placare la morte, ma per raggiungere l'eterno che li aspetta. Cesare Pavese, Dialoghi con Leucò
giovedì 30 agosto 2007
Mettete tutte le opere del mondo in paragone a una Comunione ben fatta: sarà come un atomo di polvere in confronto di una montagna; perchè con quella noi diventiamo Cristiferi, cioè portatori di Cristo nelle nostre persone. Rebora, Agenda per le vacanze estive
mercoledì 29 agosto 2007
...e cosa ti porti a casa da uno sguardo al cielo? Probabilmente niente, ma un senso di te risuscitato.
Franco Palmieri, Leggere Dante
martedì 28 agosto 2007
Voglio vivere per l'immortalità, non accetto nessun compromesso. Dostoevskij, I fratelli Karamazov
lunedì 27 agosto 2007
La poesia è il reale, il reale veramente assoluto. Questo è il nocciolo della mia filosofia. Novalis
domenica 26 agosto 2007
E' all'intelligenza che Gesù fa costantemente appello. E la sollecita. Il rimprovero costante sulla sua bocca è: non comprendete, non avete intelligenza? Non credete ancora? aggiunge anche. La fede che sollecita non ha nulla a che vedere con la credulità. Questa fede è precisamente l'accesso dell'intelligenza a una verità, il riconoscimento di questa verità, il si dell'intelligenza convinta e non una rinuncia all'intelligenza.
Claude Tresmontant
martedì 21 agosto 2007
Stella di sera, porti quanto l'alba lucente sperde. Porti la pecora, la capra Alla mamma riporti la figlia.
Saffo, Una stella le conduce
lunedì 20 agosto 2007
Come la carne glorïosa e santa fia rivestita, la nostra persona più grata fia per esser tutta quanta; [...] Tanto mi parver sùbiti e accorti e l'uno e l'altro coro a dicer «Amme!», che ben mostrar disio d'i corpi morti:
forse non pur per lor, ma per le mamme, per li padri e per li altri che fuor cari anzi che fosser sempiterne fiamme. Dante, Paradiso XIV
domenica 19 agosto 2007
Miserycord. The Misery Cord. It was lettered on a wall. I knew that cord, how it's tough to break however hard you haul.
My cousin sharefarmed, and so got half: half dignity, half hope, half income, for his full work. To get a place of his own took his whole lifetime.
Some pluck the misery chord from habit or for luck, however they feel, some to deceive, and some for the tune - but sometimes it's real.
Milking bails, flannel shirts, fried breakfasts, these were our element, and doubling on horses, and shouting Score! at a dog yelping on a hot scent -
but an ambulance racing on our back road is bad news for us all: the house of community is about to lose a plank from its wall.
Grief is nothing you can do, but do, worst work for least reward, pulling your heart out through your eyes with tugs of the misery cord.
I looked at my cousin's farm, qhere he'd just built his family a house of their own, and I looked down into Fred's next house, its clay walls of bluish maroon.
Just one man has broken the misery cord and lived. He said once was enough. A poem is an afterlife on earth: Christ grant us the other half.
TRADUZIONE
Misericordia. La Corda della Miseria. Stava scritto su un muro. So cos'è quella corda, quant'è dura da spezzare per quanto forte tiri.
Mio cugino era a mezzadria, e così aveva tutto a metà: speranze, reddito, dignità, ma lavorava a tempo pieno. Tutta la vita gli ci volle per avere qualcosa di suo.
La corda della miseria certi la pizzicano per vezzo o perchè porti fortuna, secondo quel che sentono, certi per ingannare, e certi per il suono che fa - ma certe volte è reale.
Stalli per la mungitura, camicie di flanella, colazione fritta, questo il nostro elemento, e piegàti in due sul cavallo , a gridar Vai! a un cani che schiattisce dietro una traccia fresca -
ma un'ambulanza che piomba nello stradello è una brutta sorpresa per tutti: i muri della casa della comunità stanno perdendo un'asse.
La pena è non poter far niente, tranne appenarsi, minima ricompensa per il lavoro peggiore, tirarsi fuori il cuore dagli occhi a strappi della corda della miseria.
Guardavo il podere di Fred, la casa che s'era appena fatto per la sua famiglia, e poi, la sua nuova casa, muri d'argilla d'un marrone bluastro.
Solo un uomo ha spezzato la corda della miseria ed è vissuto. Disse che una volta bastava. Una poesia è un aldilà in terra. Cristo ci dia l'altra metà.
Les Murray (grazie di cuore a Federico per questo testo)
Forse, infranto il mistero, nel chiarore del mio ricordo un'ombra apparirai, un nonnulla vestito di dolore. Tu, non diversa, tu come non mai:
solo il paesaggio muterà colore. In un nembo di cenere e di sole identica, ma prossima al candore del cielo passerai senza parole.
Io ti vedrò sussistere nel vago degli sguardi serali, nel ritardo dei fuochi che si spengono in un ago di luce rossa a cui trema lo sguardo.
Mario Luzi, Alla madre
venerdì 17 agosto 2007
Ad ogni modo mi immagino sempre tutti questi ragazzini che fanno una partita in quell'immenso campo di segale eccetra eccetra. Migliaia di ragazzini, e intorno non c'è nessun altro, nessun grande, voglio dire, soltanto io. E io sto in piedi sull'orlo di un dirupo pazzesco. E non devo fare altro che prendere al volo tutti quelli che stanno per cadere dal dirupo, voglio dire, se corrono senza guardare dove vanno, io devo saltar fuori da qualche posto e acchiapparli. Non dovrei fare altro tutto il giorno. Sarei soltanto l'acchiappatore nella segale e via dicendo. So che è una pazzia, ma è l'unica cosa che mi piacerebbe veramente fare. Lo so che è una pazzia.
Salinger, Il giovane Holden
giovedì 16 agosto 2007
L'inferno dei viventi non qualcosa che sarà; se ce n'è uno e’ quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno e farlo durare e dargli spazio.
Calvino, Le città invisibili
mercoledì 15 agosto 2007
Devo dirlo di nuovo? Per arrivare là, per arrivare dove voi siete, per andare via da dove non siete, dovete fare una strada nella quale non c'è estasi. Per arrivare a ciò che non sapete dovete fare una strada che è quella dell'ignoranza. Per possedere ciò che non possedete dovete fare la strada della privazione. Per arrivare a quello che non siete dovete andare per la strada nella quale non siete. E quello che non sapete è la sola cosa che sapete e ciò che avete è ciò che non avete e dove siete è là dove non siete. T.S.Eliot, da East Coker
martedì 14 agosto 2007
Mi hanno detto, però
di venire qui
in pellegrinaggio, in preghiera, per chiedere
la pace nelle mie disavventure.
Ma dal momento che non so pregare,
sono venuto semplicemente a mostrare
il mio sguardo.
dalla traduzione di Romaria, canto portogese mariano
giovedì 2 agosto 2007
...Ma chi ci ha rigirati così che qualsia quel che facciamo è sempre come fossimo nell'atto di partire? Come colui che sull'ultimo colle che gli prospetta per una volta ancora tutta la valle, si volta, si ferma, indugia-, così viviamo per dir sempre addio. R.M.Rilke, Elegie duinesi