martedì 12 agosto 2008


La noia è in qualche modo il più sublime dei sentimenti umani. Non che io creda che dall'esame di tale sentimento nascano quelle conseguenze che molti filosofi hanno stimato di raccorne, ma non dimeno il non potere essere soddisfatto da alcuna cosa terrena, né, per dir così dalla terra intera; considerare l'ampiezza inestimabile dello spazio, il numero e la mole maravigliosa dei mondi, e trovare che tutto è poco e piccino alla capacità dell'animo proprio; immaginarsi il numero dei mondi infinito, e l'universo infinito, e sentire che l'animo e il desiderio nostro sarebbe ancora più grande che sì fatto l'universo; e sempre accusare le cose d'insufficienza e di nullità, e patire mancamento e voto, è però noia, pare a me il maggior segno di grandezza e di nobiltà, che si vegga della natura umana. Perciò la noia è poco nota agli uomini di nessun momento, e pochissimo o nulla agli altri animali.

Giacomo Leopardi, Pensieri LXVIII

1 commento:

Maria ha detto...

Comunque avevi davvero ragione e poi lo dice anche Irving Stone in "Brama di vivere": "... Lo accettava come era, lo amava senza riserve. ...". Pero ` e` difficile! Troppo difficile quando la noia ti assale! Poi dipende se per noia si intende fastidio come per Renzo nei Promessi Sposi o nullafacenza indolente come per me in America... Comunque rimane difficile lo stesso!