domenica 3 agosto 2008


Ogni istante nei nostri incontri
lo festeggiavamo come un'epifania
soli a questo mondo. Tu eri
più ardita e lieve di un'ala di uccello,
scendevi come una vertigine
saltando gli scalini, e mi conducevi
oltre l'umido lillà nei tuoi possedimenti
al di là dello specchio.

Quando giunse la notte mi fu fatta
la grazia, le porte dell'iconostasi
furono aperte, e nell'oscurità in cui luceva
e lenta si chinava la nudità
nel destarmi: "Tu sia benedetta",
dissi, conscio di quanto irriverente fosse
la mia benedizione: tu dormivi,
e il lillà si tendeva dal tavolo
a sfiorarti con l'azzurro della galassia le palpebre,
e sfiorate dall'azzurro le palpebre
stavano quiete , e la mano era calda.

Nel cristallo pulsavano i fiumi,
fumigavano i monti, rilucevano i mari,
mentre assopita sul trono
tenevi in mano la sfera di cristallo,
e - Dio mio! - tu eri mia.

Ti destasti e cangiasti
il vocabolario quotidiano degli umani,
e i discorsi s'empirono veramente
di senso, e la parola tu svelò
il proprio nuovo significato: zar.

Alla luce tutto si trasfigurò, perfino
gli oggetti più semplici - il catino, la brocca - quando
come a guardia, stava tra noi
l'acqua ghiacciata, a strati.
Fummo condotti chissà dove.
Si aprivano al nostro sguardo, come miraggi,
città sorte per incantesimo,
la mente si stendeva da sè sotto i piedi,
e gli uccelli c'erano compagni di strada,
e i pesci risalivano il fiume,
e il cielo si schiudeva al nostro sguardo...

Quando il destino ci seguiva passo a passo,
come un pazzo col rasoio in mano.

Arsenij Tarkovskij, I primi incontri

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Faccio particolarmente fatica a capirla... Soprattutto gli ultimi due versi.. Che fastidio, non capisco! Un giorno me la spieghi?

Giovanni ha detto...

hihi...no. come si può spiegare? è una poesia!
sappi però che è una delle poesie di Arsenij Tarkovskij recitate all'interno del film Lo specchio del figlio Andreij Tarkovskij, tra l'altro il mio regista preferito (lo stesso autore di capolavori quali Nostalghia, Andrei Rublev Stalker...). E' forse il mio film preferito; l'ho rivisto oggi con mia sorella è mi è venuta voglia di andarmi a riprendere in mano il libro di fotografie e poesia Lo specchio della memoria in cui è raccolta. Quindi il mio invito è a non perderti la perla che è quel film che sembra scaturire dall'incontro della poesia di Arsenij con la memoria dell'infanzia di Andreij. ti consiglio questo, oltre ad impararti a memoria la poesia. Se ti interessa.

Maria ha detto...

altroche` se mi interessa! ormai man mano mi sto imparando a memoria piu` o meno tutto il tuo blog... Comunque tua sorella in effetti mi aveva gia` accennato a quel libro!
Bhe` mi e` gia` capitato piu` volte di comprendere ed assorbire una poesia imparandola a memoria o semplicemente rileggendola piu` e piu` volte... E quando mi chiedono di spiegare una poesia io rispondo: "Basta leggerla!".. ok, hai ragione era una richiesta stupida..