mercoledì 28 dicembre 2016

Arthur Rimbaud

Henri Fatin-Latour, Le coin de table (part.), 1872 



















Jadis, si je me souviens bien, ma vie était un festin où s'ouvraient tous les coeurs, où tous les vins coulaient.
Un soir, j'ai assis la Beauté sur mes genoux. - Et je l'ai trouvée amère. - Et je l'ai injuriée.

Un tempo, se mi ricordo bene, la mia vita era un festino in cui tutti i cuori si aprivano, tutti i vini scorrevano.
Una sera, ho preso la Bellezza sulle mie ginocchia. - E l'ho trovata amara. - E l'ho ingiuriata.

da Una stagione all'inferno

2 commenti:

Anonimo ha detto...

"Il libero arbitrio non significa una sola volontà,
ma molte volontà in conflitto in un solo uomo"
Flannery O’Connor

Anonimo ha detto...

L'anima se ne sta smarrita per la stranezza della sua condizione e, non sapendo che fare, smania e fuor di sé non trova sonno di notte né riposo di giorno, ma corre, anela là dove spera di poter rimirare colui che possiede la bellezza. E appena l'ha riguardato, invasa dall'onda del desiderio amoroso, le si sciolgono i canali ostruiti: essa prende respiro, si riposa delle trafitture e degli affanni, e di nuovo gode, per il momento almeno, questo soavissimo piacere. [...] Perché, oltre a venerare colui che possiede la bellezza, ha scoperto in lui l'unico medico dei suoi dolorosi affanni. Questo patimento dell'anima, mio bell'amico a cui sto parlando, è ciò che gli uomini chiamano amore. [Platone]