martedì 20 novembre 2007

In paradiso lo sguardo forse passerà
dal giorno eterno al dì di esso
illuminato per ritrovare, nel vero,
l'aspetto del Vero rispecchiato.
Vedrà allora, in Terra Benedetta,
che ogni cosa è ugual ma liberata:
la Salvezza non cambia e non distrugge
giardino e giardiniere, giovane e gioco.
Solo il Male non sarà perchè non sta
nell'immagine divina ma nello sguardo,
non nella fonte, ma nella mala scelta,
e non nel suono, ma nella voce perversa.
In Paradiso finirà l'esilio
e se le loro storie narreranno
e certo, poichè son vivi, inventeranno,
i poeti, di fiamme incoronati,
ben sapranno scegliere e cantare
per sempre con certezza dal Tutto originale.

J.R.R.Tolkien, da Mitopoeia

2 commenti:

Anonimo ha detto...

io amo Tolkien... ma questa davvero, nn l'avevo mai letta!!!
PS: sicuro che l'opera sia "Mitopoeia"?

Giovanni ha detto...

si, è raccolta in Albero e foglia