Il mio amico è come una piacevole aurora dell'eterno amore di Dio.E. Van Broeckhoven, da Diario dell'amicizia
"L'immagine di un infinito presente, o di un presente infinito: scrivere" (A.Brasioli)
My cheek was hit and hit:
Si, [questa storia] è accaduta realmente. Gesù non è un mito, è un uomo fatto di carne e sangue, una presenza tutta reale nella storia. Possiamo visitare i luoghi e seguire le vie che Egli ha percorso. Possiamo, per il tramite dei testimoni, udire le sue parole, egli è morto ed è risorto... e i miti hanno aspettato Lui, in cui il desiderio è diventato realtà.
Una volta ancora a passeggiare
"Ed egli disse: se il Signore non ti salva, come posso io salvarti? Col prodotto dell'aia o del tino?" (2nd Re, VI, 27)
In paradiso lo sguardo forse passerà
..."Lie down
Sino alla morte, non avea potuto
...a me è parso...che la poesia...è uno scoprire e stabilire convenienze e richiami e concordanze tra il Cielo e la terra e in noi e tra di noi...La poesia...in tesa in modo totale, ossia cattolico, è la bellezza che rende palese, come arcano riverbero, la Bontà infinita...
Look at the stars! Look, look up at the skies!
Amici, credo che sia
Sero te amavi, pulchritudo tam antiqua et tam nova, sero te amavi! Et ecce intus eras et ego foris et ibi te querebam et in ista formosa, quae fecisti, deformis irruebam. Mecum eras, et tecum non eram. Ea me tenebant longe a te, quae si in te non essent, non essent. Vocasti et clamasti et rupisti surditatem meam, coruscasti, splenduisti et fugasti caecitatem meam, fragrasti, et duxi spiritum et anhelo tibi, gustavi et esurio et sitio, tetegisti me, et exarsi in pacem tuam.
- Dio che non esisti ti prego
Amici ci aspetta una barca e dondola
DIONISO: ...Ma una volta che il grano e la vigna avranno il senso della vita eterna, sai che cosa gli uomini vedranno nel pane e nel vino? Carne e sangue, come adesso, come sempre. E carne e sangue gronderanno, non più per placare la morte, ma per raggiungere l'eterno che li aspetta.
E' all'intelligenza che Gesù fa costantemente appello. E la sollecita. Il rimprovero costante sulla sua bocca è: non comprendete, non avete intelligenza? Non credete ancora? aggiunge anche. La fede che sollecita non ha nulla a che vedere con la credulità. Questa fede è precisamente l'accesso dell'intelligenza a una verità, il riconoscimento di questa verità, il si dell'intelligenza convinta e non una rinuncia all'intelligenza.
Come la carne glorïosa e santa

L'inferno dei viventi non qualcosa che sarà; se ce n'è uno e’ quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno e farlo durare e dargli spazio. 
Quello che vide fu una delle cose più sorprendenti della sua vita: il muso fulvo era chino su di lui e, meraviglia delle meraviglie, gli occhi della creatura brillavano, gonfi di lacrime. Erano lacrime così grandi, a confronto di quelle di Digory, che per un attimo il ragazzo pensò che il leone fosse più addolorato di lui per la sorte della mamma.